Sono preoccupanti i dati rispetto a questi nuovi disturbi alimentari. Non più solo anoressia e bulimia, ma anche vigoressia e ortoressia. Sembra che circa 3 milioni di italiani, in diverse fasce di età, siano interessati al fenomeno e 500 mila siano gli ortoressici in Italia. I dati sono in continuo aumento. Un dato inatteso: mentre per l’anoressia e bulimia era soprattutto il sesso femminile ad essere colpito, sembra che si ammalino di vigoressia e ortoressia soprattutto gli uomini, in particolare gli adolescenti. Cosa sono questi nuovi disturbi alimentari? Come si manifestano?
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Il termine Vigoressia o Bigoressia viene da ‘Big’ che, in inglese, significa ‘grosso’. Identifica la necessità da parte dell’adolescente vigoressico di avere un corpo muscoloso e forte. La percezione che ha del proprio corpo è distorta: per avendo un corpo muscoloso e tonico, chi soffre di questa patologia si vede sempre esile e flaccido.
È da questa loro percezione che nasce il disturbo alimentare vero e proprio. Per aumentare il tono muscolare si avvalgono di una dieta iper proteica, abusando o arrivando a nutrirsi esclusivamente di proteine (che favoriscono la crescita dei muscoli) ed evitando, quasi in modo ossessivo, tutto ciò che viene percepito come dannoso al raggiungimento del loro obiettivo (ad esempio carboidrati e zuccheri).
I soggetti affetti da Vigoressia, inoltre, possono trascorrere ore ed ore in palestra affrontando allenamenti estenuanti. Fanno uso di integratori e anabolizzanti sempre nel tentativo di adeguare la percezione che hanno di se stessi con ciò che considerano la forma ideale di sé.
Inutile dire che l’insoddisfazione per la propria immagine rimane e quindi diventa una spirale da cui l’adolescente fa fatica ad uscire. In questo contesto anche le relazioni umane vengono selezionate: è ritenuto degno della propria attenzione solo chi comprende l’importanza di avere una forma fisica perfetta e ha già raggiunto un certo risultato.
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Il termine Ortoressia deriva da due vocaboli greci orto e orexis che significano ‘sano’ e ‘appetito’. L’adolescente affetto da ortoressia è alla ricerca ossessiva del cibo sano per eccellenza e si nutre esclusivamente di quello. Molto tempo viene dedicato a pensare al cibo, a sceglierlo e a decidere come prepararlo (preferendo cotture particolari). L’attenzione non è rivolta verso se stessi, alla percezione del proprio corpo, come avviene quando si è affetti da anoressia, ma al cibo. Il dimagrimento che ne consegue è più una conseguenza di questo tipo di alimentazione che non il desiderio principale dell’adolescente. L’attenzione del soggetto, potremmo dire, è rivolto più sulla qualità dell’alimento che non sulla quantità dello stesso.
Va da sè che quando l’adolescente non riesce a controllare in modo perfetto il cibo introdotto, si sente in colpa, prova ansia e si vergogna. Questi sentimenti oppressivi lo portano ad adottare comportamenti ancora più intransigenti, verso sè stesso e il cibo, nel tentativo di compensare lo sgarro.
L’adolescente ortoressico sviluppa un senso di superiorità, basato sul cibo, verso chi non mangia sano. Non lo considera degno della propria attenzione e amicizia.
I comportamenti legati alla vigoressia sono facilmente individuabili. Ecco un breve elenco:
I comportamenti legati all’ortoressia sono i seguenti:
Questi nuovi disturbi alimentari sono sicuramente figli del suo tempo. Da alcuni decenni programmi televisivi dedicati al cibo hanno posto sull’alimentazione un’attenzione ossessiva. Anche l’esaltazione della bellezza esteriore, così come dell’attività fisica, ha probabilmente contribuito a introdurre nuovi comportamenti soprattutto nei più giovani.
Comuni a tutti i soggetti che soffrono di questi disturbi alimentari è il soffrire di una bassa autostima. Il controllo sul cibo o sul proprio fisico viene percepito come un modo in cui possono aumentare la loro autostima. Un sano rapporto con se stessi nasce nell’infanzia. Noi genitori dovremmo saper come comportarci per donare ai figli una buona autostima.
Spesso alla radice di questi disturbi alimentari c’è la tendenza al perfezionismo, che induce inevitabilmente ad adottare comportamenti al limite. Al contrario, alcuni adolescenti potrebbero avere dei comportamenti più evidentemente auto distruttivi, come la Drunkoressia.
Difficoltà nelle fasi di passaggio dall’infanzia alla vita adulta, difficoltà nella gestione dello stress o relazioni conflittuali tra i genitori e tra genitori e figli possono essere situazioni che creano terreno fertile a questi disturbi alimentari nell’adolescente.
In sintesi, i nuovi disturbi alimentari sembrano particolarmente figli dell’individualismo, dell’incapacità di relazionarsi all’altro e della società contemporanea. La Pet therapy potrebbe essere un approccio salutare per risolvere alcuni problemi legati alla sfera emotiva.