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Festa della donna, 8 marzo: perché si festeggia?

L’8 Marzo è la giornata internazionale dedicata alla Festa della Donna. Oggi questa festa ha adottato prevalentemente il senso di solidarietà femminile nel vivere una giornata diversa dal solito, lontano dai mariti o fidanzati. Spesso vengono organizzate feste per sole donne o semplicemente una pizza in compagnia delle amiche. L’importante è che non ci siano uomini nei paraggi. Ma l’origine di questa festa ha un significato ben più profondo di quello odierno. Questa festa è legata a un contesto storico e ideologico determinato da profonde disuguaglianze di genere.

La condizione femminile non è mai stata delle più floride, relegata a oggetto sessuale e in una posizione inferiore a quella dell’uomo. Questo modo di vedere le donne si è riflesso in ambito politico, economico e sociale. All’inizio del 1900, le stesse donne hanno iniziato a ribellarsi a questa condizione facendo sentire la loro voce nelle piazze. Quello era il modo migliore per avere visibilità e richiedere dei diritti per le donne che erano sempre stati negati.

8 Marzo 1908: una data da ricordare

La condizione femminile disagiata si ripercuoteva ovviamente anche nell’ambito lavorativo, dove gli stipendi erano inferiori a quelli degli uomini sebbene a parità di orario. Questo, insieme alle condizioni di lavoro scadenti, portarono un gruppo di donne di New York a protestare, occupando la fabbrica di cotone dove lavoravano. Questo evento ebbe luogo l’8 Marzo 1908.

All’epoca, durante le proteste i proprietari delle fabbriche erano soliti proteggere i loro beni dai furti chiudendo tutte le porte della fabbrica stessa, relegando quindi gli operai all’interno forzosamente. Quella volta, però, accadde l’irreparabile. A causa probabilmente di una disattenzione, iniziò a divampare un incendio all’interno della fabbrica. Impossibilitate a evacuare, 129 donne morirono intrappolate.

Istituzione della Giornata della Donna

L’argomento dei diritti delle donne era già stato aperto nel 1907, il 24 agosto, a Stoccarda, durante il VII Congresso della II Internazionale socialista. Durante lo svolgimento dell’evento, venne portata all’attenzione dei congressisti la questione legata al voto alle donne. In seguito a questo primo intervento, dopo pochi giorni si decise di tenere una Conferenza Internazionale delle donne socialiste. Questa conferenza portò all’istituzione dell’Ufficio d’informazione delle donne socialiste.

Nel 1910, successivamente alla tragedia dell’8 Marzo, si tenne la seconda Conferenza Internazionale delle donne socialiste, stavolta nella città di Copenaghen. La questione centrale era ancora una volta il voto alle donne e in questa sede è stata ufficialmente istituita la Giornata Internazionale delle donne. Inizialmente, nei vari paesi del mondo, questa giornata si celebrò in giorni diversi.

Come si è arrivato a stabilire l’8 Marzo

La scelta della giornata dell’8 Marzo come Giornata della Donna è legata a un avvenimento che accadde a San Sietroburgo proprio l’8 Marzo 1917. In quella data delle donne protestarono per i loro diritti, proprio in coincidenza con il giorno della tragedia del 1908. Così, quando nel 1921 si tenne la seconda Conferenza Internazionale delle donne comuniste a Mosca, si decise di stabilire la data dell’8 Marzo come la Giornata Internazionale delle Donne Operaie.

In Italia fu l’Unione delle Donne Italiane, nel 1944, a riportare questa data anche in Italia tra le feste nazionali. In quegli anni si decise anche d’istituire come simbolo di quella giornata la mimosa per il semplice fatto che era un fiore proprio di quella stagione. Da questo momento in poi, gruppi, sindacati, associazioni, fondazioni e organizzazioni non governative internazionali hanno approfittato di questa data per manifestare a favore della rivendicazione dei diritti delle donne, cercando di sensibilizzare l’opinione pubblica su temi quali femminicidio, divario salariale, molestie e la diseguaglianza in ogni sua forma.


Sinceramente questa festa non ha molto peso nella mia vita: non l’ho mai festeggiata, nemmeno da ragazza, neanche da single. Non mi hai suscitato emozioni particolari ma allo stesso non mi sogno minimamente di criticare chi trova in questo giorno un’occasione di svago, un modo per organizzare una serata diversa o rompere la routine quotidiana.

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