Ho deciso di affrontare il tema ‘Dove partorire a Roma‘ perché ho vissuto in prima persona il dilemma sulla scelta da compiere. La capitale offre una miriade di possibilità. Ospedali, cliniche accreditate con il servizio sanitario nazionale e cliniche private. Ma come fare a scegliere? Quali sono i pro ed i contro di queste strutture? Meglio il rooming-in o il nido? Epidurale sì o no?
Queste sono solo alcune delle domande che ogni donna che sta per diventare mamma si pone e alle quali cerca una risposta chiara.
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Ho già parlato in un precedente articolo della difficile scelta su dove partorire, affrontando nello specifico il tema dei livelli del reparto di neonatologia (vi consiglio di leggerlo visto che c’è molta confusione su questo tema).
Secondo me infatti si tratta di un criterio fondamentale per scegliere la struttura giusta dove partorire: in questo senso, credo sia preferibile scegliere sempre un ospedale o una clinica che offrano almeno il secondo livello.
Le nuova classificazione nazionale delle strutture sanitarie, ha ridotto i livelli, da tre a due. Nel primo livello sono stati inseriti tutti gli ospedali e le cliniche che non hanno la terapia intensiva neonatale (TIN).
Ovviamente, le strutture che prima vantavano un secondo livello continuano ad avere strumentazioni mediche migliori rispetto a quelle dell’ex primo livello.
Le cliniche di cui vi parlerò sono tutte ex secondo livello e dunque hanno tutt’oggi delle possibilità di intervento notevoli in caso di emergenza. Considerate che partorire a Roma vuol dire che, in caso di bisogno, avrete comunque a disposizione alcuni dei migliori ospedali del mondo. Si spera di non averne bisogno ma insomma meglio essere preparati a ogni evenienza.
La ricerca che ho effettuato è stata concentrata sui centri che offrono alle future mamme non solo una garanzia sanitaria di alto livello. Ho voluto selezionare delle strutture nelle quali le neomamme e i loro piccoli possano sentirsi compresi, aiutati ed accompagnati nel nuovo percorso che hanno di fronte.
Inizierò elencandovi le strutture ospedaliere pubbliche che vantano dei reparti di ostetricia e ginecologia all’avanguardia e che hanno una UTIN (unità terapia intensiva neonatale) di II livello.
Nei seguenti ospedali, potreste non sentirvi troppo coccolate, dato il gran numero di parti e di emergenze giornaliere alle quali devono far fronte. Tuttavia, sappiate che in caso di complicazioni durante il parto, o nel caso di parti molto prematuri e problematici, non potreste trovarvi in strutture migliori di queste.
All’interno dell’elenco delle strutture ospedaliere e delle cliniche, riporterò alcune info importanti per la scelta da compiere.
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Per poter fare la scelta giusta, il primo passo da fare è leggere bene tutte le informazioni che potete trovare sui siti internet degli ospedali.
Date un’occhiata allo staff medico ed eventualmente cercate info sui ginecologi che lavorano nella struttura.
A mio parere, è sempre meglio essere seguite da un dottore interno, cioè che lavori presso la struttura scelta per partorire.
Fatta una prima selezione, andate a visitare il reparto e valutate se possiate sentirvi a vostro agio.
Possibilmente, seguite i corsi pre-parto organizzati dall’ospedale in cui avete deciso di partorire. E’ il modo migliore per creare un rapporto ‘familiare’ con le ostetriche che poi vi seguiranno al momento del travaglio.
Se le strutture ospedaliere dovessero risultarvi troppo asettiche e poco empatiche, potreste optare per una clinica accreditata.
In queste strutture, scegliendo una classica stanza doppia, si può partorire a costo zero, come in un ospedale, o tutt’al più pagherete delle piccole somme. In alternativa, esiste la possibilità di prendere una stanza privata nella quale poter far alloggiare anche un vostro familiare.
A Roma, le cliniche accreditate dove partorire sono sei ma solo tre vantano una neonatologia di ex secondo livello.
Le info che vi darò di seguito riguardano queste tre strutture, nelle quali potrete trovare un servizio di ostetricia e ginecologia davvero all’avanguardia.
L’approccio verso le future mamme è molto curato non solo dal punto di vista medico ma anche sotto il profilo psicologico.
Dopo la pubblicazione di questo articolo sulle strutture migliori dove partorire a Roma, ho ricevuto molte richieste di informazioni sulle cliniche private romane con reparto di ostetricia e ginecologia.
Premesso che una struttura privata non può mai garantire una capacità di intervento in caso di complicazioni durante e post parto al pari di un ospedale, sicuramente nelle seguenti strutture troverete un trattamento a 5 stelle.
C’è da dire che grazie alla presenza di specialisti altamente qualificati, le cliniche private romane offrono un’assistenza qualitativamente eccellente. Infatti, molto spesso, i ginecologi più rinomati della Capitale, oltre a prestare servizio presso gli ospedali pubblici, sono presenti anche nelle case di cura private.
I costi per partorire in strutture private sono elevati e ovviamente cambiano a seconda che si faccia un parto naturale o un parto cesareo. Tuttavia, quasi tutte le cliniche sono convenzionate con molteplici compagnie assicurative.
Per avere un preventivo preciso sui costi per partorire in una clinica privata sarà necessario contattare direttamente la struttura.
Un po’ perché esaudiva tutte le mie richieste e un po’ per cuore (anch’io sono nata lì), la mia scelta su dove partorire è ricaduta sulla Clinica Città di Roma. La scelta è stata dettata anche dall’empatia scattata fra me, Alessandro e la nostra ginecologa 🙂
Eh già, quando si aspetta un figlio la ginecologa diventa di coppia. Il futuro papà penderà dalle sue labbra e tutto ciò che dirà sarà legge 😀
Il mio primo parto, naturale, è stato meraviglioso. Dopo circa 8 ore di travaglio, trascorse in serenità grazie alla costante presenza di Alessandro e alla favolosa analgesia epidurale, è nata Alice.
Io ci tenevo molto ad avviare subito l’allattamento e quindi scelsi il rooming-in fin da subito.
Tuttavia, la seconda notte, ammetto che fu rigenerante poterla affidare qualche ora al nido per riposare un po’.
Durante i tre giorni di degenza, ho potuto constatare con quanta professionalità e passione il personale curi le pazienti.
Il mio secondo parto è stato completamente diverso. A seguito della rottura del sacco alla 35° settimana, Susanna è nata con cesareo d’urgenza e più piccola dell’età gestazionale, solo 1400 gr.
Nonostante fossimo molto preoccupati, hanno saputo rassicurarci fin da subito.
Ci hanno accompagnati con amore per 42 giorni, durante i quali la piccola Susy è rimasta ricoverata nel reparto di neonatologia.
E’ stato un percorso duro, fisicamente e psicologicamente, e trovarsi in una struttura in cui il personale ha l’umanità di trattarti con affetto e non solo con professionalità, ha fatto davvero la differenza.
Noi non li ringrazieremo mai abbastanza per aver curato Susanna in maniera ineccepibile e con tanto, tanto affetto.
Ed io non li ringrazierò mai abbastanza per avermi donato dei ricordi tanto belli quanto indelebili, nonostante la netta differenza tra i due parti.
Ed ora, ditemi un po’, dove vorreste partorire? Se avete quesiti sul parto, sulle cliniche o su altre questioni iscrivetevi al gruppo Le mamme di MestiereMamma! Troverete una cerchia di mamme che hanno vissuto sulla propria pelle le stesse problematiche 🙂