Contraccezione post parto e durante l’allattamento: la guida completa

La contraccezione post parto è uno dei tanti temi poco affrontati. Finché si è in gravidanza, giustamente, i pensieri sono tutti rivolti all’andamento della gestazione, al momento del parto e soprattutto all’immaginare i primi momenti insieme ai nostri piccoli tesori.

Ma poi arriva il post parto con i suoi cambiamenti e con i suoi stress. Gli ormoni hanno degli alti e bassi che metterebbero in crisi chiunque, complice anche l’allattamento.

Il corpo, anche esteticamente, non è molto attraente. Molte donne hanno anche problemi di caduta dei capelli. E spesso anche il lato psicologico è affaticato dalle novità della maternità. Tuttavia, dopo circa un mese dal parto, si tornerà anche a pensare ai rapporti sessuali. I tempi, ovviamente, variano da donna a donna e il rapporto di coppia fa chiaramente la sua parte ma la castità non durerà per sempre.

Per nessuna neo mamma è facile affrontare i primi approcci sessuali del post parto. Ma certamente una coppia che anche durante la gravidanza ha mantenuto un buon feeling, non troverà difficoltà a ritrovare un nuovo equilibrio. In ogni caso, di solito, si attendono almeno 40 giorni prima di riavere dei rapporti.

Uno dei fattori più importanti per la serenità della donna è sicuramente la sicurezza dei rapporti. Nessun medico consiglierebbe mai delle gravidanze troppo ravvicinate, sia in caso di parto naturale che cesareo. Per questo è necessario essere informate e scegliere la contraccezione post parto giusta. Anche mentalmente una donna deve avere il tempo necessario per sentirsi di nuovo pronta ad una probabile altra gestazione.

Contraccezione post parto e durante l’allattamento

Se state ancora allattando, dovrete fare attenzione a quale metodo contraccettivo usare. Non tutti gli ormoni sono compatibili e soprattutto non è assolutamente vero che mentre si allatta si hanno poche o nulle probabilità di restare incinta. Gli estrogeni sono banditi ma niente paura, c’è la mini pillola. Se avete bisogno di un supporto per i vari problemi dell’allattamento potete leggere la ‘guida completa all’allattamento al seno, misto o con biberon‘.

  • Profilattico: di solito è il metodo contraccettivo più usato per i primi tempi dopo il parto. Garantisce una protezione totale a meno di rari incidenti, dovuti però più alla negligenza nel metterlo o al non controllare bene la data di scadenza. Non influisce sugli ormoni ed ovviamente è adatto anche in caso di allattamento al seno. Unico inconveniente riguarda il lato psicologico. Affrontare il ritorno ai rapporti sessuali è già di per se difficile e il profilattico potrebbe creare un ulteriore ostacolo alla naturalezza della ripresa dell’intimità.
  • Mini pillola: è la pillola adatta alle neo mamme che allattano. Contiene solamente un ormone progestinico ed priva di estrogeni, non compatibili con l’allattamento. Garantisce la stesa copertura della pillola classica e si può prendere a partire dalla quarta settimana post parto. Le controindicazioni sono le stesse delle pillole con estrogeni e può dare qualche fastidio, soprattutto nei primi mesi di assunzione. Nausea, gonfiore, ritenzione idrica sono effetti normali. Questa pillola può essere presa anche se il ciclo ancora non torna al contrario della classica.

Contraccezione post parto e post allattamento

Se avete smesso di allattare, avrete sicuramente più scelta tra i metodi contraccettivi. Il profilattico, ovviamente, resta un metodo sicuro e valido in ogni caso. Ma per evitare l’impasse di un terzo incomodo si può scegliere un aiuto ormonale. Vediamo i migliori metodi di contraccezione dopo il parto.

  • Pillola anticoncezionale: ormai le pillole di ultima generazione contengono un bassissimo dosaggio di ormoni. Questo è un vantaggio soprattutto perché si riducono notevolmente gli effetti collaterali. Per poterla prendere dopo il parto, bisogna attendere che torni il primo ciclo mestruale e soprattutto è fondamentale che non si allatti. Per l’assunzione è sempre necessario il consulto con il ginecologo che valuterà quale sia la migliore e spesso sono necessarie delle analisi cliniche preventive per controllare i valori.
  • Cerotto: ha la stessa funzionalità della pillola. Attraverso di esso vengono rilasciati degli ormoni che garantiscono la contraccezione. E’ resistente all’acqua e se ne applica uno a settimana per tre volte consecutive ogni mese. Ha il vantaggio di non interferire con il fegato, perché gli ormoni non vengono ingeriti ma assorbiti dalla pelle. Si deve applicare il primo giorno del ciclo mestruale e non da fastidi se non estetici. Soprattutto in estate, di solito, resta visibile con il costume da bagno.
  • Anello: anche questo metodo ha la stessa copertura della pillola. Inserito all’interno della vagina, resterà lì per 21 giorni. Poi si toglierà e tornerà il ciclo. Come nel caso del cerotto, gli ormoni non passano per lo stomaco e quindi le controindicazioni sono minori rispetto alla pillola. Va inserito e tolto manualmente e questo potrebbe essere un ostacolo psicologico per molte donne. Tuttavia una volta presa l’abitudine sarà facile e comodo da usare.
  • Spirale: questo è un metodo contraccettivo che unisce la protezione meccanica a quella ormonale. Ce ne sono di due tipi, spirale ormonale e in rame. Deve essere inserita all’interno dal ginecologo e normalmente si sconsiglia alle donne che pensano di avere un’altra gravidanze entro almeno due anni dal primo parto. Una volta messa ha una durata che va dai 3 i 5 anni e a volte anche di più. Quella in rame può essere inserita in qualsiasi momento mentre quella ormonale va messa durante i primi giorni del ciclo mestruale per garantire la copertura totale. La scelta di quale mettere va fatta insieme al ginecologo e dopo aver eseguito degli esami e un ecografia. L’inserimento può causare dolore ma passerà con poco tempo. Le controindicazioni sono dei cicli mestruali abbondanti ed eventuali dolori addominali.

Contraccezione post part e rapporti sessuali

Questo articolo dedicato alla contraccezione post parto vuole essere di supporto alle neo mamme che prese dai tanti impegni della maternità rischiano di sottovalutare l’importanza dei rapporti sessuali. Nonostante la stanchezza è bene mantenere un rapporto di coppia sano anche nell’intimità. Non sarà semplice come prima dei figli ma è possibile.

La complicità di coppia è una delle mie 8 regole per non impazzire. E vi assicuro che con due bambine piccole che hanno solo 15 mesi di differenza è davvero molto difficile trovare degli spazi per la coppia.

A volte si deve fare uno sforzo sia fisico che mentale per dedicare del tempo al proprio partner. Ma vi assicuro che ogni fatica verrà ripagata e vi aiuterà a sentirvi ancora amate e ad avere la forza per affrontare tutti gli stress della maternità.

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MM1982