Le preoccupazioni nella vita di una famiglia non mancano mai. I bambini crescono, si ammalano e a volte manifestano sintomi difficili da comprendere e che sorprendono un genitore. Uno dei disturbi forse più difficili da diagnosticare è l’ADHD. Cosa significano queste 4 lettere? Come riconoscere se nostro figlio ne è affetto? Cerchiamo di fare chiarezza!
Indice dei contenuti
L’ADHD è più comunemente conosciuto come disturbo da deficit di attenzione e iperattività. Un disturbo complesso che può influenzare il successo di un bambino a scuola, così come le sue relazioni. I sintomi dell’ADHD variano e talvolta sono difficili da riconoscere.
Per fare una corretta valutazione medica, dato che molti bambini normalmente hanno difficoltà di concentrazione e sono impulsivi, occorrerà che il medico conosca bene sia il bambino che la famiglia, così come l’ambiente famigliare.
Gli esami e le prove, prima di formulare una diagnosi definitiva, possono richiedere diversi mesi e includere una serie di colloqui con genitori e insegnanti.
Questo disturbo viene generalmente diagnosticato nei bambini da quando hanno più o meno 7 anni, anche se i sintomi si presentano già da prima.
Abbiamo parlato di questa problematica anche nell’articolo dedicato alla Pet therapy.
Ecco alcuni segni comuni di ADHD nei bambini raggruppabili in deficit di attenzione e iperattività.
Deficit di attenzione:
Sintomi di ipereccitabilità
Potrebbero inoltre avere difficoltà a svolgere queste attività quotidiane una volta diventati adolescenti:
Naturalmente la prima cosa da fare per un genitore è essere coinvolto: scoprire tutto ciò che si può sull’ADHD.
L’ADHD è curabile. Il piano terapeutico varia da persona a persona perché non tutti i bambini manifesteranno il disturbo con la stessa intensità e tutti i sintomi che abbiamo descritto.
Terapia comportamentale e farmaci sono le due strade percorribili separatamente o in sinergia. La durata del trattamento dipenderà da come reagisce ed evolve il bambino.
Aiuta tuo figlio a seguire il trattamento raccomandato dal vostro medico in modo scrupoloso e secondo le dosi raccomandate.
Collabora con la scuola di tuo figlio: tieniti informato su come interagisce con gli altri. A casa aiutalo a fare i compiti e qualunque altra cosa.
Metti in atto quella terapia comportamentale suggerita dal medico che migliora l’approccio con un bambino avente il disturbo ADHD.
Anche molte problematiche adolescenziali sono delle conseguenze di iperattività ignorata nell’infanzia. Ricordiamoci sempre di fare attenzione ai nostri figli e supportiamoli emotivamente. Qui troverai tutti gli articoli dedicati questo periodo complesso: l’adolescenza.
Per riassumere, un genitore attento può davvero fare la differenza tra un bimbo che riuscirà ad inserirsi nel tessuto sociale e un bambino che invece affronterà problemi di bassa autostima, depressione e difficoltà relazionali. Siate desti a individuare la sintomatologia e siate di supporto insieme ai medici e agli insegnanti per la crescita serena di vostro figlio. Ricordatevi l’ADHD è curabile!