“Mantieni la calma e respira, mantieni la calma e respira, mantieni la calma e respira, mantieni la calma…”. Sono di natura una persona positiva, ma nel corso della meravigliosa esperienza chiamata ‘diventare mamma‘, non sono mancati i momenti in cui ho dovuto ripetere questo mantra per non impazzire.
Ma vi do una notizia: non basta.
Non ci soffermiamo troppo sui primi 15 giorni dopo il parto: sarete degli zombie assonnati, pieni di acciacchi e completamente perse d’amore per il vostro scricciolo.
I successivi 40 giorni dovrebbero essere quelli da dedicare esclusivamente al proprio bimbo. No cucina, no pulizie, no lavatrici, no ferro da stiro… Ok, svegliaaa! Per la maggior parte di noi non sarà o non è stato così.
Perché appena si torna a casa dall’ospedale, le attenzioni saranno tutte concentrate sulla new entry. Mettetevi l’anima in pace: i nove mesi di coccole sono già un ricordo, il vostro ruolo di protagonista è stato soppiantato.
Gli aiuti saranno pochi e distratti, i nervi saranno tesi, la stanchezza la farà spesso da padrona e la parola d’ordine sarà una e solo una: OR-GA-NIZ-ZA-ZIO-NE.
Ecco le 8 buone abitudini che mi hanno aiutato a non impazzire:
Sembrerà una follia ma vi assicuro che funzionerà. I bimbi hanno bisogno di regolarità in tutto, e soprattutto nelle ninne. Ci vorrà del tempo per imparare a capire i segnali che vi manderanno per farvi capire che hanno sonno. Se sarete attente imparerete presto a riconoscerli e vedrete che con poco si otterrà il risultato.
Cercate di farli mangiare sempre negli stessi orari e quando vedete che iniziano ad innervosirsi metteteli nella loro culla. Insomma date delle regole e ne sarete felici tutti.
I bimbi saranno più sereni e riposati e voi, parliamoci chiaramente, potrete finalmente avere dei momenti di “solitudine” e “relax”.
[divider style=”solid” margin_top=”20″ margin_bottom=”20″]
Anche nei primi mesi, quando avrete poco tempo per gli svaghi, evitate di diventare delle segregate in casa. Ai bimbi piace uscire, li rilassa, li stimola. Come dicevano le nonne “spezzano l’aria”, cioè cambiano scenario e non si annoiano.
Ok, voi vorreste fare ore di shopping sfrenato per recuperare tutti i vestiti persi durante il pancione.
Beh, dimenticatelo. I centri commerciali saranno off limits per parecchi mesi, perché l’aria è viziata, le luci e la musica sono tremendi e potrebbero essere un ricettacolo infinito di germi.
E quindi, care mie, niente shopping ma favolose passeggiate all’aperto.
Fidatevi, farà bene a tutti. Ogni tanto mollate gli impegni casalinghi e rigeneratevi con un bel giro, magari in compagnia della vostra amica del cuore.
[divider style=”solid” margin_top=”20″ margin_bottom=”20″]
I primi due mesi uscirete poco di casa e le poppate (sia al seno che con il biberon) saranno talmente ravvicinate da lasciare poco tempo alle passeggiate.
Tutto vero, ma questo non vi giustifica. Non è il caso di diventare delle sciattone che hanno paura di guardarsi allo specchio.
Siete mamme e quindi siete già bellissime. Basterà tenere i capelli sempre puliti, magari un filo di trucco e soprattutto dei vestiti comodi e carini.
Assolutamente (per carità!) evitate pigiami o camicie da notte tutto il giorno, potreste cadere in un oblio senza fine.
Io adoro farmi la manicure e pedicure da sola. Mi rilassa e mi appaga poter avere mani e piedi “quasi perfetti” come ai tempi dell’università e delle uscite con le amiche.
Sono riuscita a non rinunciare a questa abitudine nonostante le due gnappe mi diano un bel po’ da fare. Trovate anche voi il vostro vezzo da difendere e sarete delle mamme più serene.
[divider style=”solid” margin_top=”20″ margin_bottom=”20″]
Il post parto è un periodo unico e bellissimo ma per le mamme è anche molto difficile.
Inutile negare che se con il pancione ci sentivamo bellissime, con la pancetta molla ci sentiamo dei catorci. Personalmente, dopo aver avuto due bimbe in meno di due anni avevo un gran bisogno di sentirmi più leggera.
Ero stanca di vestiti larghi, tette enormi e maniglie dell’amore.
Dopo tre mesi dalla nascita di Susanna, ho deciso di iniziare un percorso alimentare che mi permettesse di perdere peso.
Ho evitato categoricamente le diete fai da te e mi sono fatta seguire da una nutrizionista, mamma come me e quindi conscia di tutte le difficoltà organizzative.
L’obiettivo è tornare al peso forma in un anno, senza stressare ulteriormente il mio corpo già provato da tutti i cambiamenti delle gravidanze, dei parti, degli allattamenti.
Ad ogni controllo di peso, mi sentivo talmente felice che l’adrenalina mi bastava per affrontare un altro mese di dieta senza cedimenti.
Ad oggi ho ancora qualche chiletto da perdere, ma a volte, il percorso può diventare più importante del risultato finale. E per me questa dieta è stato un modo per riappriopriarmi del mio corpo e del piacere di sentirmi una mamma in forma e una “moglie bellissima”.
[divider style=”solid” margin_top=”20″ margin_bottom=”20″]
Non so se vi è chiaro, ma non posso mentirvi: se non mantenete la calma (mantenete la calma, mantenete la calma, mantenete la calma…), l’ora dei pasti può diventare uno dei peggiori incubi per una neomamma.
Ma con un qualche accorgimento uscirete indenni anche da questo momento.
Alessandro ed io siamo riusciti a non perdere la sana abitudine di cenare insieme, seduti a tavola, anche con l’arrivo delle due gnome.
La regola è questa: prima mangiano le bimbe. Alice dai 18 mesi in poi, mangia a tavola, da sola, con l’aiuto di un rialzo per la sedia e Susanna nel seggiolone.
Di solito Alessandro fa mangiare Susy e io sto vicino ad Alice, nel caso avesse bisogno di aiuto. Solo ultimate le pappe delle bimbe, iniziamo noi a mangiare.
Dovrete fare ricorso ad un serbatoio di pazienza che non pensavate nemmeno di avere ma sarete ripagate. Con la stanchezza di un’intera giornata sulle spalle, per me è davvero importante potermi godere il momento della cena con mio marito.
E poi tutti a giocare un po’ insieme prima delle ninne.
[divider style=”solid” margin_top=”20″ margin_bottom=”20″]
Il vortice della maternità può assorbirci talmente tanto da farci perdere il contatto con la realtà e con le persone.
A casa mia non è mai mancato il tempo per una cena con gli amici, i più cari, e senza troppe pretese. Una pizza va sempre bene, l’importante è mantenere viva la voglia di farsi due chiacchiere e due risate anche se si è molto stanche.
A fine serata avrete la casa più sporca e da ripulire ma sarete anche rigenerate.
Poi non è sempre detto che ci si debba vedere. Anche una semplice telefonata, conquistata tra cambi di pannolini, pappe e altri mille cose da fare, vi assicuro che può farvi tornare un sorriso anche in momenti in cui vorreste solo dormire per due mesi consecutivi.
[divider style=”solid” margin_top=”20″ margin_bottom=”20″]
Vi siete calati totalmente nel vostro ruolo, ma non lo dimenticate: se siete lì è grazie all’amore che provate per il vostro partner. Non siete solo genitori e per favore evitate di chiamarvi “mamma” e “papà” tra di voi.
Si può concedere solo se in presenza dei figli e solo ogni tanto e per gioco. Baciatevi davanti ai figli, coccolatevi, senza vergogna.
Non c’è cosa più bella che insegnare ai bimbi la semplicità dei gesti affettuosi.
Sarei bugiarda se vi dicessi che mi dedico ad Ale con le stesse tempistiche di prima. Ma vi giuro che non potrei fare a meno di una chiacchierata con lui anche fossero le tre di notte.
Nei primi mesi di vita sia di Alice che di Susanna ci è capitato di andare al letto sfiniti a mezzanotte e di ritrovarci a parlare fino alle due.
La mattina ve ne pentirete un pochino ma ne sarà valsa sempre la pena.
A volte saranno solo coccole, altre volte discorsi impegnati, ogni tanto magari si potrebbe anche fare l’amore… insomma l’importante è sentirsi ancora semplicemente “io e te”.
[divider style=”solid” margin_top=”20″ margin_bottom=”20″]
Per la mia esperienza, questa è la regola più importante, che mi ha aiutato ad essere sempre felice alla fine di ogni mio giorno da mamma.
Anche nelle giornate più intense, quelle piene di impegni sia lavorativi che casalinghi, ho promesso di riuscire a trovare almeno mezz’ora per giocare con le mie figlie. Nulla di più ovvio?
Sono d’accordo, ma vi assicuro che se ogni tanto non vi fermate a riflettere sui ritmi che avete e sulle attività che vi riempiono le giornate, potreste presto diventare delle mamme isteriche, spompate dalla stanchezza e piene di sensi di colpa.
Ma niente paura. Basta imparare a spegnere il cervello e dedicarvi totalmente al gioco con i vostri cuccioli. Date sfogo alla vostra creatività e tornate bambini per un po’.
Complici gli impegni lavorativi di Alessandro, dalle 18 alle 19 non ci siamo per nessuno. Siamo tutti a casa, è l’ora dei giochi, la più bella di tutte. Niente tv, solo noi quattro, una fantastica trapunta in terra e i nostri giochi preferiti.
Sarà difficile riuscire a trovare questo tempo se siete anche delle mamme lavoratrici, ma vi assicuro che volere è potere. Con il giusto aiuto anche da parte del papà sarete tutti felici e contenti.
Chiaramente può succedere che le giornate lavorative finiscano alle 20, che le faccende di casa si siano accumulate un po’… stooop!
Prima delle ninne statevene un po’ tutti insieme, magari a leggere dei libri o a fare qualche disegno. I vostri bimbi si sentiranno coccolati e voi andrete a dormire appagate anche se stanchissime.
E qual è la vostra ricetta per la serenità? Scrivetelo nei commenti qui sotto o sulle pagina Facebook di MestiereMamma.
Se avete dubbi, domande, volete chiedere pareri ad altre mamme o semplicemente sfogarvi con qualcuno che vi capisce come nessun altro, iscrivetevi al gruppo Le mamme di MestiereMamma!
Vi aspetto!
View Comments
Grazie per l'articolo...l'ho trovato molto utile ed illuminante su ciò che mi aspetterà da luglio in poi!!!
Grazie a te Marilena, cerco di fare articoli che siano d'aiuto a tutte le donne che saranno mamme o che già lo sono e ricevere dei complimenti è molto stimolante. Nonostante le nottate, le poppate, i capricci quando saranno più grandi...una mamma troverà sempre la forza per affrontare tutto. Tanti auguri per l'inizio dell'avventura più bella della vita: diventare mamma!